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執筆者の写真Naoaki KURODA

Oni e Setsubun Quante stagioni ci sono in Italia? Da noi? Sono 24.

Buongiorno a tutti.

L’anno 2020, l’anno delle Olimpiadi di Tokyo è finito con il Covid-19 disastrosamente.

E del 2021 è già passato anche un mese trascinando ancora dei sentimenti abbastanza oscuri, ma oggi vi parlo di alcune cose nuove e, spero, interessanti che potrebbero aprire finalmente la porta pesante della speranza del nuovo anno facendovi alcune domande.

La suddivisione di “24 Sekki(節季)”

La prima domanda è questa. Quante stagioni ci sono in Italia?

Forse risponderete così.

“Che domanda stupida! Ce ne sono 4. Sarà così anche in Giappone.”

Ed io, invece, rispondo che non è così.

Se vi dico che in Giappone ce ne sono 24 stagioni che ne dite?

Praticamente ogni stagione viene suddivisa in 6 periodi con i nomi propri e significati precisi.

Questo tipo di calendario, direi, di convenienza, nacque originariamente nella parte centrale della Cina antica per conoscere l’avanzamento delle stagioni indipendentemente dal calendario lunare, che all’epoca utilizzarono, suddividendo semplicemente un anno in quattro stagioni basandosi sul moto solare perché il calendario lunare non sincronizzava così precisamente all’andamento delle stagioni.

Praticamente dividendo l’eclittica in 24 equinozi di 15 gradi ciascuno a partire dal punto vernale ossia dall’equinozio di primavera ogni volta che il sole passa questi equinozi si considera che la stagione passi piano piano avanti con intervallo di 15 giorni.

Spiego alcuni di “24 Sekki” che sarebbero “i 24 periodi stagionali” dell’anno prendendo esempio da quest’anno 2021.

PRIMAVERA(春) (Dal 3 febbraio al 4 maggio 2021)

Il 3 febbraio sarebbe “Risshun(立春)”: il primo giorno della primavera. La primavera viene considerata la prima stagione dell’anno. Quindi questo giorno è considerato l’inizio dell’anno come se fosse il vecchio capodanno in Asia.

Forse non avete mai sentito il grande spostamento del popolo cinese all’inizio di febbraio ogni anno per la vacanza?

Dalle città grandi milioni di milioni di persone tornano dai genitori che vivono in campagna proprio in questo periodo.

I cinesi festeggiano anche il capodanno occidentale ossia solare del 31 dicembre come voi occidentali, ma festeggiano pure questo primo giorno della primavera.

Il 5 marzo sarebbe “Keicitsu(啓蟄)”: il giorno in cui gli insetti cominciano a fuoriuscire dalla terra.

Il 20 aprile sarebbe “Kokuu(穀雨)”: il giorno della pioggia cereale di primavera ossia il giorno in cui comincia a piovere sulla risaia pronta.

ESTATE(夏) (Dal 5 maggio al 6 agosto 2021)

Il 5 maggio sarebbe “Rikka(立夏)”: il primo giorno che ci fa sentire l’avvicinamento dell’estate ossia il primo giorno in cui ci si comincia sentire il primissimo calore estivo subito dopo il picco della confortevolezza primaverile.

AUTUNNO(秋) (Dal 7 agosto al 6 novembre 2021)

Il 7 agosto sarebbe “Risshuu(立秋)”: il primo giorno che ci fa sentire l’avvicinamento dell’autunno ossia il primo giorno in cui ci si comincia sentire la primissima aria autunnale subito dopo il picco del calore estivo.

Il 23 ottobre sarebbe “Soukou(霜降)”: il giorno in cui comincia a cadere la brina.

INVERNO(冬) (Dal 7 novembre 2021 al 3 febbraio 2022)

Il 7 novembre sarebbe “Rittoo(立冬)”: il primo giorno che ci fa sentire l’avvicinamento dell’inverno subito dopo il punto culminante della bellezza dell’autunno.

Il 20 gennaio 2022 sarebbe “Daikan(大寒)”: Significa proprio come si scrive “大寒”=“Il giorno più freddo dell’anno ossia il giorno di grande freddo.”

Il Giappone e G7

Come sapete il Giappone fa parte del G7 ed è l’unico paese non occidentale tra il gruppo dei 7 grandi.

Il Giappone è il paese che possiede la seconda lunghissima storia particolare di 27 secoli dopo il vostro paese: l’Italia e probabilmente uno dei paesi asiatici più industrializzati ed occidentalizzati.

Quindi si dice che il Giappone spesso ha due aspetti opposti tra di loro in tante cose.

Per esempio la famiglia imperiale giapponese è considerata la più antica ed esistente famiglia imperiale e il primo imperatore giapponese fu salito al trono nel 660 avanti Cristo.

Oggi siamo nel 2021. E in Giappone pure?

La seconda domanda è questa. In che anno siamo in Giappone?

2021? Sì, diciamo che siamo nel 2021 anche in Giappone.

È corretto, ma sapete che il Giappone utilizzava fino a un po’ di tempo fa il calendario lunare e anche due modi originali di contare gli anni che passavano?

Per esempio quest’anno che è 2021, sarebbe 2681 secondo anno imperiale giapponese e anche il terzo anno dell’Era “REIWA” dell’Imperatore NARUHITO che è il 126 mo Imperatore del Giappone.

Che numeri strani. Vero?

Praticamente quest’anno “2681” deriva dalla somma di due cifre: 2021+660.

Questo l’ultimo numero “660” proviene dall’anno in cui salì al trono il primo Imperatore del Giappone: Imperatore Jinmu(神武).

Il terzo anno dell’Era REIWA significa che quest’anno è il terzo anno di regno dopo la salita sul trono dell’Imperatore NARUHITO(徳仁) che sarebbe il nipote di HIROHITO(裕仁).

Il calendario gregoriano (ossia il calendario solare occidentale) viene introdotto in Giappone solo all’inizio dell’Epoca Meiji(明治), esattamente dal primo gennaio del 1873.

Quindi in Giappone per indicare quest’anno in cui viviamo si può scrivere in tre modi diversi, anche se non si usa quasi mai il numero 2 ufficialmente dopo la seconda guerra mondiale.

L’anno 2021

L’anno Imperiale 2681

L’anno REIWA(令和) 3 o R3

Come combattere contro i maligni in Giappone

Sapete che oggi, il 2 febbraio 2021, è il giorno di “Setsubun(節分)” in Giappone?

La terza domanda è questa. Che cos’è “Setsubun”?

“Setsubun” sarebbe il giorno che precede l’inizio della primavera secondo il predetto calendario dei 24 Sekki.

Cioè il “Setsubun” è la vigilia del capodanno secondo il calendario lunare.

Nel giorno di “Setsubun” per celebrare l’arrivo della primavera facciamo la festa in Giappone.

La tradizione popolare che si vede nel festeggiamento

Durante il festeggiamento di “Setsubun” urliamo in casa, in ufficio e nei templi: “Oni wa soto, Fuku wa uci!” che sarebbe in italiano “Che la fortuna giunga all’interno (della casa nostra) e che gli Oni (i demoni o le cose malefiche) se ne stiano fuori di casa! ” lanciando i fagioli di soia tostati agli Oni.

Gli Oni sono dei demoni o delle cose malefiche in generale che portano la disgrazia a casa.

Gli Oni odiano i fagiolini di soia e l’odore delle alici arrostite.

Per questo gli lanciamo i fagioli di soia tostati.

Ma perché tostati?

Perché si prega che non venga fuori neanche il germoglio maligno da essi.

Abbiamo già lanciato dei fagioli di soia tostati oggi qui in Giappone per scacciare via il Covid-19 e tanti altri maligni fuori.

Tra poco il giorno 2 febbraio, il giorno di “Setsubun”, arriverà anche da voi in Italia.

Mi raccomando.

Intanto tostate dei fagioli di soia da lanciare prima di preparare il caffè del mattino per poter scacciare via gli eventuali maligni dalla casa vostra.

Non dimenticate di urlare ripetutamente dicendo “Oni wa soto, Fuku wa uci!” quando lanciate i fagiolini di soia tostati.

E alla fine si dice che si mangia quei fagiolini di soia lanciati al numero corrispondente alla propria età + 1 fagiolo per pregare l’anno nuovo senza malattie né guai.

Proprio quello che serve a noi, vero?

Spero che questo articolo possa suscitarvi una nuova curiosità culturale per decidere di visitare, per una giornata in più, la città di Tokyo che è considerata la capitale ultra moderna del Giappone.

Nel mio blog cerco di fornire non solo delle informazioni un po’ meno conosciute per capire meglio il vero Giappone e il volto nascosto del popolo giapponese ma anche dei suggerimenti utili per chi viaggia in Giappone.

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Così mi spingerà su ancora di più la mia motivazione di continuare il Blog.

Grazie per la lettura! Buona giornata!



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